
Tutti gli utenti avranno notato che in queste ore WhatsApp ha chiesto di accettare un aggiornamento privacy per poter continuare ad utilizzare il servizio di messaggistica più utilizzato al mondo.
A fronte della richiesta di consenso Obbligatoria, a disposizione degli utenti sono stati messi a disposizione link a schede esplicative, più o meno chiare a seconda del grado di attenzione dei lettori (vedi: https://www.whatsapp.com/legal/?lang=it)
Ma a cosa stai dando il Tuo consenso?
Da quanto affermato da WhatsApp sembrerebbe che poco cambi nelle modalità di gestione delle informazioni fornite dagli utenti, ma potrebbero aumentare le Aziende con cui l’app scambia – o meglio, commercia – i dati di questi ultimi.
I dati che potrebbero essere condivisi tra WhatsApp, Facebook Inc. (società che notoriamente ne detiene la proprietà) ed altre società inserzioniste, non saranno solo il numero di telefono ed i contatti in rubrica dell’utente, ma anche: il nome e l’immagine dei gruppi, la durata e la frequenza delle interazioni tra singoli utenti e aziende, i dati sulle transazioni, oltre che le informazioni sui dispositivi usati e sull’indirizzo IP. Invero, le informazioni contenute in eventuali conversazioni con Aziende potranno essere utilizzate da queste ultime come elemento per poter indirizzare le campagne di inserzioni pubblicitarie relative ai prodotti e/o servizi offerti online.
WhatsApp è davvero gratis?
La vicenda appena descritta sembrerebbe evidenziare che, al pari di Facebook, le app più utilizzate non sono realmente gratis.
Infatti, le stesse sono autorizzate a raccogliere le informazioni fornite dai propri utenti (non sempre consapevolmente).
Ciò in quanto gli aggregati di dati relativi ad individui ed aziende sono più preziosi di quanto si possa immaginare, come confermato dall’obbligatorietà del consenso per poter continuare ad utilizzare WhatsApp in futuro.
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